Arte, Pittura, Artista Bissolo, Incoronazione Di Santa Caterina, Incisione Zuliani

Valore stimato —179.25

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CRISTO CHE CORONA SANTA CATTERINA

L'ANGELO RAFFAELLO IL PICCOLO TOBIA E LI SANTI MADDALENA, PIETRO, JACOPO MINORE E PAOLO APOSTOLI

 

 

 

Interessante antica edizione,

antica stampa raffigurante un dipinto dell'artista trevigiano Francesco BISSOLO,

con raffigurata l'animata scena della incoronazione di Santa Caterina, con la presenza di altri Santi, il tutto con uno sfondo paesaggistico  in cui si notano vegetazione e case, e in alto in cielo, l'immagine di Dio e alcuni angioletti;

 

misura circa cm.38x23,5 (l'intero foglio, compresi i margini bianchi in antico rifilati diseguali); incisione originale all'acquaforte, a cura dell'artista incisore Felice Zuliani, ispirata al citato dipinto del Bissolo; stampa databile presumibilmente alla metà dell'800.

 

 

DI INTERESSE ARTISTICO, DEVOZIONALE, COLLEZIONISTICO, DECORATIVO

 

Conservazione generale molto modesta, segni e difetti d'uso e d'epoca, diffuse fioriture e gore e sgualciture e piegature e strappi o strappetti e erosioni e difetti vari marginali o così come visibili nelle immagini allegate, erosioni da tarme in alto a sinistra, strappo in basso sommariamente rinforzato al verso, stampa meritevole di restauro, comunque suggestiva nel suo evidente vissuto, difetti parzialmente mascherabili con inserimento sotto cornice, pertanto

stampa meritevole anche di essere inserita sotto passpartout ed incorniciata.

(le immagini allegate raffigurano alcuni particolari dell'intero foglio, eventuali ulteriori informazioni a richiesta)

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dal web, wikipedia:

Francesco Bissolo, o anche chiamato Pier Francesco Bissolo (Treviso1470-72 – Venezia20 aprile 1554), è stato un pittore italiano esponente della scuola veneta rinascimentale.

Di origini trevigiane, fu il figlio dell'artista Vettore e allievo di Giovanni Bellini anche se le sue prime conoscenze pittoriche le ricevette da Gerolamo il Vecchio aTreviso.

A questa prima fase, e a queste prime influenze stilistiche si può attribuire la Madonna, Bimbo e San Pietro conservata a Milano dalla collezione Lutomirski, caratterizzata da una notevole energia plastica e dal pendaglio di frutta tipico del movimento padovano.

Dal 1490 si trasferì nella bottega di Bellini e dopo un paio di anni collaborò con il maestro per i lavori al Palazzo Ducale (Venezia), nella sala del Maggior Consiglio.

Tra le sue opere più significative, la Trasfigurazione di Cristo del 1512 dipinta per la chiesa di Maria Mater Domini veneziana, un Cristo che trasforma la corona di spine in una corona d'oro con Santa Caterina del 1514 per la chiesa del Redentore, ora all'Accademia, una Madonna del 1516 per la chiesa della Madonna del Campo a Zara, commissionata dal canonico del duomo trevigiano De Donini, una Sacra conversazione conservata a Castelfranco e una Madonna col Figlio e Santidel 1530 realizzata a Oderzo.

Nelle opere della fase artistica matura sono presenti chiare influenze di Palma il Vecchio per i formalismi e per i modellati.[1]

Di una certa importanza, una Santa Giustina nella cattedrale di Treviso e una Sacra Famiglia con donatore in un paesaggio, conservata al Dayton Art Institute in Ohio, negli Stati Uniti[2].


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