Arte Popolare Napoletana, Apicella, Antica Stampa Devozionale, Vincenzo De Paoli
Valore stimato —€299.25
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S. VINCENZO DE PAOLI
Interessante antica edizione,
stampa raffigurante il ritratto del noto santo, opera d'arte popolare meridionale, gustosa nella sua semplicità descrittiva e artistica,
con il Santo raffigurato con il Crocifisso in mano, il viso sorridente e benevolo, ...il tutto all'interno di una ricca cornice a motivi vari simbolici e floreali, anch'essa incisa all'acquaforte,
praticamente trattasi di una doppia incisione, ottenuta utilizzando due distinte lastre, impresse una sull'altra;
misura circa cm.30x21 (lìintero foglio, a margini bianchi diseguali), incisione antica originale all'acquaforte, opera dell'artista disegnatore e incisore A. Russo, e impressa dai torchi del napoletano Apicella; stampa databile presumibilmente alla metà (o prima metà? ) dell'800.
DI INTERESSE ARTISTICO, DEVOZIONALE, STORICO-LOCALE, COLLEZIONISTICO, DECORATIVO
Modesta conservazione generale, segni e difetti d'uso e d'epoca, sparse fioriture e sgualciture e piegature e forellini e difetti vari marginali e così come visibili nelle immagini allegate, foglio con diffuse sgualciture spesso frequenti in stampe simili poichè usualmente anche portate in tasca a scopo devozionale;
stampa meritevole di essere inserita sotto passpartout ed incorniciata.
(le immagini allegate raffigurano alcuni particolari dell'intero foglio, eventuali ulteriori informazioni a richiesta)
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Vincenzo de' Paoli (Pouy, presso Dax, 24 aprile 1581 - Parigi, 27 settembre 1660), venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa Anglicana, fu un sacerdote cattolico francese, fondatore e ispiratore di numerose congregazioni cattoliche (Lazzaristi, Figlie della Carità, Società San Vincenzo de' Paoli) riunite nella Famiglia vincenziana. Ispirò inoltre l'opera di Giuseppe Benedetto Cottolengo, fondatore della Piccola Casa della Divina Provvidenza.
Nato da un'umile famiglia contadina, grazie a un ricco avvocato della zona riuscì a studiare teologia a Tolosa e venne ordinato sacerdote il 23 settembre 1600. Nel 1605, mentre viaggiava su una nave da Marsiglia a Narbona, venne catturato dai pirati turchi e venduto come schiavo a Tunisi: venne liberato due anni dopo dal padrone, che era riuscito a convertire al cristianesimo.
Entrò a corte come cappellano ed elemosiniere di Margherita di Valois; fu poi curato a Clichy, dove mise da parte le preoccupazioni materiali e di carriera e si dedicò intensamente all'insegnamento del catechismo e soprattutto all'aiuto agli infermi ed ai poveri: fondamentale per la sua maturazione spirituale fu il suo incontro con Francesco di Sales.
Nel 1613 entrò come precettore al servizio dei marchesi di Gondi (il marchese era governatore generale delle galere): grazie al sostegno economico dei suoi protettori, Vincenzo de' Paoli riuscì a moltiplicare le iniziative caritatevoli a favore dei diseredati e dei bambini abbandonati; su richiesta della marchesa, che intendeva migliorare le condizioni spirituali dei contadini dei suoi possedimenti, nel 1625 formò un gruppo di preti specializzati nell'apostolato rurale (primo nucleo della Congregazione della Missione, i cui membri vennero poi detti Lazzaristi).
Nel 1633, con l'assistenza di Luisa di Marillac, riorganizzò le confraternite assistenziali fino ad allora fondate nella Congregazione delle Figlie della Carità. Le sue opere di carità divennero tanto celebri che Luigi XIII di Francia lo scelse come suo consigliere: si allontanò dalla corte per divergenze con il cardinale Mazzarino e continuò a dedicarsi all'assistenza ai poveri anche durante la lotta della Fronda. Morì nel 1660.