Chiesa, Papato, Papa Innocenzo V, Savoia, Antichissimo Ritratto, Incisione Del 500

Valore stimato —139.3

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INNOCENZO QUINTO

 


Interessante antica incisione,

stampa raffigurante il ritratto dell'antico pontefice;


incisione originale antica, all'acquaforte e xilografica (praticamente una doppia incisione essendo state utilizzate due matrici, una in rame per il ritratto vero e proprio, e una in legno per la cornice che contorna il ritratto); misura circa cm.16x13 (la sola parte figurata, esclusi i margini bianchi diseguali), su foglio di circa cm.22x16; in origine tavola illustrativa di una pubblicazione specialistica della fine del '500;

 

con stemma araldico pontificio impresso in alto a destra.

 


DI INTERESSE ARTISTICO, SPECIALISTICO, COLLEZIONISTICO

Buona conservazione generale, segni e difetti d'uso e d'epoca, sparse fioriture o sgualciture e usuali difetti vari marginali, ma incisione ben impressa e ancora sul foglio originario, con scritte anche al verso;

stampa meritevole di essere inserita sotto passpartout ed incorniciata.

(l'immagine allegata raffigura un particolare dell'intero foglio, ossia la sola parte figurata, eventuali ulteriori informazioni a richiesta)

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INNOCENZO V , della Savoia (22 febbraio 1276 - 22 giugno 1276)

Pietro di Tarentaise prese il nome di Innocenzo quando fu eletto Papa. Entrò nell’Ordine ancora fanciullo. Fece grandi progressi nella santità, nel sapere e nella dottrina, tanto da succedere a San Tommaso d’Aquino nella Cattedra di Teologia all’Università di Parigi. Per quasi trent’anni visse al Convento di S. Giacomo di Parigi e, per due volte, fu Provinciale di Francia. Nominato nel 1272 Arcivescovo di Lione, rinunziò alla nomina per lavorare attivamente alla preparazione del Concilio di Lione, riunito nel 1274 da Papa Gregorio X, e al quale doveva intervenire anche San Tommaso d’Aquino. Durante questo Concilio morì San Bonaventura e fu il Cardinale Pietro di Tarentaise che ne intesse l’elogio funebre, strappando lacrime a tutta quella augusta assemblea. Terminato il Concilio, Pietro dovette seguire il Papa. Durante il viaggio si adoperò a mettere pace tra i Guelfi e i Ghibellini. Morto Gregorio X, durante la sosta ad Arezzo, nel Conclave del gennaio 1276, che si tenne in quella città presso il convento di San Domenico, Pietro fu eletto Papa il giorno 21. Il novello Pontefice si accinse subito a pacificare l’Italia e si rivolse ai Principi e ai prelati greci e latini per indurli a brandire le armi per riscattare la Terra Santa. Ai confratelli, radunati in Capitolo, scrisse un’affettuosa lettera nella quale ricordava di aver goduto con loro le delizie della santa povertà. Ma mentre la Chiesa e l’Ordine si aspettavano tanto da lui, in quel medesimo anno in cui fu eletto, dopo pochi mesi, il 22 giugno, mori. Il suo corpo, sepolto nella Basilica del Laterano, andò disperso nel terremoto del XVIII° secolo. Papa Leone XIII il 14 marzo 1898 ha confermato il culto. (dal web)
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