
S Anastasio, Antica Medaglia Con Ritratto, Da Collezione, Arte Devozionale, Magia
Valore stimato —€139.3
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CAPUT S. ANASTASII
PERS. M.
Interessante antica medaglia,
raffigurante il volto di Sant'Anastasio, mentre al verso è impressa una piccola croce al centro, e lungo il bordo la scritta:
"IMAGO S. ANAST. MON. ET MART. CUJUS. ASPEC. FUGA / DAEMO. MORBO. REPE. ACTA. CONCILII. NI. TE.";
medaglia di forma ovale, misura circa cm.3,5x2,5; in metallo bronzato, probabilmente rame (?); databile presumibilmente alla metà del XIX sec.(circa meta' '800 ?).
DI INTERESSE ARTISTICO, DEVOZIONALE, COLLEZIONISTICO
Buona conservazione generale, segni e difetti d'uso e d'epoca, usuale diffusa ossidazione, ma esemplare ben patinato, eventualmente da pulire o lucidare, il tutto comunque così come dalle immagini allegate.
(le immagini allegate raffigurano alcuni particolari dell'intero oggetto, eventuali ulteriori informazioni a richiesta)
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Sant' Anastasio (Magundat) Martire in Persia |
m. 628 Magundat che da suo padre Han era stato istruito nella magia, faceva parte dell'esercito persiano, incuriosito dalla fede cristiana ne volle conoscere il credo. Per questo si recò a Gerapoli. Si spostò poi a Gerusalemme ove ricevette il Battesimo assumendo il nome di Anastasio («il risorto») per indicare l'avvenuta conversione. Fu monaco per sette anni poi andò a Cesarea di Palestina allora soggetta ai persiani e là catturato e torturato. Avendo fatto parte dell'esercito si chiese al re Cosroe una decisione nei suoi riguardi. Il re rispose che se abiurava anche davanti ad una sola persona potevano lasciarlo libero, ma Anastasio rifiutò. Allora fu preso insieme a due altri compagni di cella e portato a Bethsaloen in Assiria e là fu sottoposto ad altre torture. Fu costretto ad assistere all'uccisione dei due compagni e di altri sessantasei cristiani, alla fine fu strangolato e decapitato. Era il 628. (Avvenire) Emblema: Palma Martirologio Romano: A Sergiopoli in Persia, passione di sant’Anastasio, monaco e martire, che dopo molti tormenti da lui patiti a Cesarea di Palestina, fu da parte di Cosroe re dei Persiani afflitto con molti supplizi e, dopo settanta suoi compagni, presso un fiume fu soffocato e decapitato. |
Monaco persiano morto nel 628. Magundat che da suo padre Han era stato istruito nella magia, faceva parte dell’esercito persiano, incuriosito dal fatto che i cristiani venerassero la croce che era uno strumento di morte e di supplizio, ne volle conoscere i rudimenti della religione, quindi recatosi a Gerapoli nella chiesa dedicata ai martiri apprese il loro eroismo. Ammirato, si recò poi a Gerusalemme ove ricevette il Battesimo assumendo il nome di Anastasio ("il risorto") per indicare l’avvenuta conversione.
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