San Raffaele E Tobia, Antica Rara Stampa Popolare, Incisore Magliar, Da Collezione
Valore stimato —€209.3
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"RAFFAEL ARCANGEL SANTO,
IO TI VOGLIO SEMPRE A CANTO
COME AL FIGLIO DI TOBIA, REGGI TU LA VITA MIA"
Interessante antica stampa,
con raffigurazione dell'Arcangelo Raffaele, mentre porta con se il giovane Tobia, la cui mano destra regge un pesce, e con loro anche un cane,
scena molto bella e suggestiva, ispirata alla agiografia del Santo,
con anche impressa (in basso) la succitata devozionale o ad uso preghiera;
di grande qualità artistica!!
incisione antica all'acquaforte, misura circa cm.21,5x15,5 (l'intero foglio, compresi i margini bianchi rifilati diseguali e irregolari), circa cm.13x9 la sola parte figurata (escluse le scritte impresse in didascalia);stampa eseguita dall'artista (napoletano ?) A. MAGLIAR, il cui nome è impresso a stampa, su lastra, in basso a destra; esemplare databile presumibilmente al primo '800 (?).
DI INTERESSE ARTISTICO, DEVOZIONALE, COLLEZIONISTICO
Modesta conservazione generale, segni e difetti d'uso e d'epoca, diffuse fioriture e gore e piegature e sgualciture e spellature o abrasioni e difetti vari marginali, con segni di vecchio umido che hanno reso diffusamente maculata la carta di supporto; presenti alcuni forellini, sommariamente rinforzati; foglio meritevole di pulitura o lavaggio e restauro, comunque anche così esemplare fascinoso nel suo evidente vissuto; almeno
stampa meritevole di essere inserita sotto passpartout ed incorniciata.
(l'immagine allegata raffigura un particolare dell'intero foglio, ossia la sola parte figurata, eventuali ulteriori informazioni a richiesta)
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Arcangelo Raffaele
Pietro Perugino, Arcangelo Raffaele con Tobia (Polittico della Certosa di Pavia, 1500 ca) | |
Veneratoda | Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi |
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Ricorrenza | 29 settembre |
Attributi | Ali |
Patrono di | Ciechi |
Raffaele è, nella tradizione apocrifa biblica, uno degli Arcangeli che sono alla presenza di Dio e ne cantano incessantemente le lodi.
Il nome Raffaele (in ebraico רפאל) vuol dire "medicina di Dio" o "Dio guarisce" e si contrappone al significato del nome del diavolo Asmodeo: "colui che fa perire".
È l'angelo dell'amore sponsale e della salute. È, nella chiesa cattolica, come in quella ortodossa, il patrono di giovani, fidanzati, sposi, farmacisti, educatori, viandanti e profughi. Nell'iconografia cristiana i suoi simboli sono il pesce e il vaso dei medicamenti.
Raffaele è il terzo arcangelo di cui parla la Bibbia, anche se solo in alcune traduzioni che contengono anche i libri non canonici, come Tobia, nel quale appare in forma umana col nome di Azaria.
Raffaele è la guida ed il difensore del giovane Tobia o Tobiolo, inviato da Dio per aiutarlo nel compito affidatogli dal padre ormai cieco di riscuotere un credito che questi aveva lasciato in una città della Media. Nel viaggio Raffaele procura a Tobia un felicematrimonio con la giovane Sara, la guarigione della stessa dai tormenti del demonio e del padre di Tobia dalla cecità.
Solo al termine della sua missione, prima di lasciarli per tornare al cielo, egli si rivela, dichiarandosi "uno dei sette spiriti che sono sempre pronti ad entrare alla presenza della maestà del Signore" e incaricando di scrivere l'accaduto.
Essendo un personaggio di un libro deuterocanonico della Bibbia, Raffaele non è riconosciuto dalla maggior parte delle confessioni Protestanti. Inoltre, gli angeli menzionati nei libri più antichi della Bibbia ebraica non hanno nome; Rabbi Simeon ben Lakish di Tiberiade (230-270), affermava che tutti i nomi specifici degli angeli erano stati portati dagli Ebrei di Babilonia.
Un passo del Nuovo Testamento collegato, seppur indirettamente, a San Raffaele (ma anche ad altri arcangeli, come San Michele) è quello del miracolo compiuto da Gesù presso la piscina di Betzaetà; San Raffaele è infatti identificato con l'Angelo che, nel racconto dell'evangelista, di tempo in tempo scendeva nella piscina e ne agitava l'acqua, concedendo la guarigione da ogni malattia al primo che vi si sarebbe tuffato dentro dopo il moto dell'acqua (Giovanni 5,4). Questa identificazione è rimasta nel culto, tanto che il passo della guarigione del cieco veniva letto nelle Messe dedicate al santo.
Liturgia, culto e devozione [modifica]
Il nome di San Raffaele è assente dai sacramentari e dai martirologi fino all'secolo XI, anche se il culto popolare è presumibilmente anteriore. La prima testimonianza scritta è quella di un sacramentario della città di Ivrea, in Piemonte, in uso nell'XI secolo, che riporta la festa liturgica il 3 gennaio. Nel XV secolo, un messale di Bordeaux indicava due feste, l'8 luglio e il 13 ottobre, e il culto dell'arcangelo era diffuso in molte diocesi.
Nel 1651 Papa Innocenzo X accordò alla città di Cordova il permesso di celebrare la festa dell'Apparizione di San Raffaele il giorno 7 maggio, giorno nel quale l'angelo sarebbe apparso rivelandosi come il «celeste custode» della città.
Successivamente si consolidò l'abitudine di celebrare la festa liturgica il 24 ottobre, e tale data venne accettata da Papa Benedetto XVche estese la festa di San Raffaele a tutta la Chiesa cattolica.
Il Calendario liturgico cattolico promulgato dopo il Concilio Vaticano II ha riunito in un'unica celebrazione, il 29 settembre, San Michele Arcangelo, San Gabriele Arcangelo e San Raffaele Arcangelo (le cui feste cadevano rispettivamente il 29 settembre, il 24 marzo e appunto il 24 ottobre). Venne tuttavia concesso di mantenere la data del 24 ottobre alla città di Cordova, particolarmente devota all'arcangelo.
Particolarmente devoto all'arcangelo Raffaele fu San Giovanni di Dio, al quale l'angelo sarebbe apparso assicurandogli la protezione nella sua opera di cura dei malati e dei poveri; tale devozione continuò poi nell'ordine da lui fondato, i Fratelli Ospedalieri.(dal web, wikipedia)